Blade ha scritto:Di solito si comincia con svezzamento quando il bambino:
– ha perso il riflesso di estrusione (quello che gli fa tirare fuori la lingua se si stimolano le labbra e che permette ai neonati di poppare),
– è in grado di stare seduto in maniera autonoma,
– ha adeguata coordinazione occhi-mano-bocca
– mostra interesse per il cibo.
In realtà queste sono le indicazioni che trovo per l'autosvezzamento ma la sostanza non cambia, se non ci sono questi segnali il bambino non è pronto a introdurre altri cibi che non siano il latte.
Di solito questo avviene intorno ai 6 mesi ma dobbiamo osservare i nostri bambini: per alcuni accade anche prima, per altri dopo.
Paura che si strozzi?
Nei bambini piccoli è molto forte il “riflesso faringeo”, cioè quello che allo stimolo del palato molle o della parte bassa della lingua provoca un conato impedendo a corpi estranei di penetrare la gola. Nei bambini piccoli questo riflesso è spostato più in avanti nella lingua quindi all'inizio dello svezzamento può capitare che il bambino abbia dei conati ma non significa si stia strozzando, sta solo imparando a gestire il cibo "solido" (= diverso dal latte).
Verso i 9 mesi questo riflesso comincerà a regredire fino a raggiungere in poco tempo la base della bocca, per questo l'autosvezzamento risulta utile: è meglio che i bambini si allenino con i cibi solidi quando è più facile per loro espellerli naturalmente, al bisogno.
Da https://www.autosvezzamento.it/in-che-c ... ezzamento/
Una differenza fondamentale tra svezzamento tradizionale e autosvezzamento è, soprattutto, il fatto che con autosvezzamento non si vada a sostituire un pasto completo ma si vada piuttosto a integrare la poppata con del cibo "solido", inizialmente. E poi, un po' alla volta, la sostituzione avverrà naturalmente.
Secondo me la cosa più importante è essere sereni e osservare nostro figlio. Se lui schifa le pappe forse è il caso di provare altro, se la mamma è ansiosa si può trovare qualche alimento meno "spaventoso" per iniziare Oppure sminuzzare il cibo. Pian piano sia noi che il bimbo prendiamo confidenza e ci si lancia sempre più.
Per me il fatto che il riflesso faringeo sia molto spostato avanti nella lingua e che poi vada a regredire è stato determinante nella scelta, ho pensato che sarebbe stato molto più semplice per i miei figli espellere qualcosa che non erano pronti a inghiottire da piccoli, piuttosto che aspettare l'anno, quando questo riflesso si sarebbe attivato solo all'altezza della gola, con rischio maggiore di soffocamento.
Mi ricordo in particolare alcune esperienze con Giona che diventava rosso e tossiva ma, avendo fatto il corso di disostruzione, sapevo che se tossisce è tutto ok perchè siginfica che le vie aeree non sono ostruite, quindi se la sarebbe sbrigata da solo. Una volta ha anche vomitato, con la polenta poi! Aveva una consistenza un po' collosa e probabilmente ne aveva messa in bocca troppa ma ha risolto a modo suo
A dire la verità quando ho iniziato con autosvezzamento sembrava che se dessi la pasta a pezzetti fossi una pazza, o intera o niente! O forse era una mia percezione, non lo so...leggendo adesso sul sito che ho linkato mi sembra invece piuttosto moderato e aperto. Comunque io ho letto molto e poi ho fatto di testa mia, come sempre! Quindi all'inizio spezzettavo la pasta, per esempio. Giona ha iniziato con frutta frullata verso i 5 mesi e mezzo perchè al pomeriggio lavoravo e lui aveva FAME! Quindi è stato un po' un mix ma non ho mai fatto o dato omogeneizzati, i miei figli hanno sempre mangiato a tavola con noi, assaggiando quello che c'era in tavola. Mai tolto il sale anzi, da piccoli mangiavano anche leggermente piccante! Crescendo hanno smesso
Possi dire che una delle prime prime cose che ha mangiato Giona è stata la polenta taragna, con taaanto formaggio e burro e Giada lasagne!