Hai fatto il paptest? hai i valori di riferimento? perchè va distinto tra alcalino, neutro e acido.
Tempo fa mi era capitato, febb2013, ora nn riesco a recuperare il referto del laboratorio ma ricordo che in sintesi il gine aveva detto che era piu acido del normale (valore basso acido, valore alto alcalino e valore neutro è il famoso ph7 ) e che avrei risolto "velocemente" cambiando il mio detergente intimo, mi ha prescritto per 1 settimana di lavaggi (solo esterni) l'Alkagin Soluzione Alcalina che avevo acquistato in farmacia (sembra Saugella per intedersi). Mi disse anche di riprenderlo quando avrei notato un leggere bruciore o irritazione intima (sempre però da non usare per piu di una settimana di fila).
ti copio quanto sono riuscita a trovare sul web
L’importanza del pH vaginale
La zona intima è davvero protetta dagli agenti patogeni esterni e dalle alterazioni interne solo se il suo pH è equilibrato, cioè esclusivamente se il livello di acidità locale è compreso tra 3,4 e 5,5.
La sigla pH indica la concentrazione dello ione idrogeno H in una sostanza o tessuto corporeo; il pH che va da 0 a 6 è acido, 7 è neutro, mentre valori da 8 a 14 indicano un pH alcalino (o basico).
L’acidità locale, però, oltre a essere influenzata da diversi fattori (come il cibo, lo stress, lo stile di vita), varia a seconda delle fasi della vita della donna, con dirette ripercussioni sulla predisposizione alle infezioni o ad altri disturbi intimi.
Nell’infanzia
Fino alla pubertà, nell’organismo femminile circolano ben pochi estrogeni (gli ormoni femminili prodotti dall’ovaio, che regolano il ciclo mestruale) e, quindi, anche la presenza di glicogeno (zucchero) nelle mucose è piuttosto scarsa.
E i lattobacilli? Sono assenti: il pH vaginale, di conseguenza, non può essere acido, bensì neutro.
Ecco il motivo per il quale, a differenza di quanto si crede, questa fase della vita è particolarmente a rischio di vaginiti e infezioni: l’apparato genitale non beneficia ancora di un sistema efficace di autodifesa.
Nell’età fertile
Gli estrogeni, gli ormoni in rosa per eccellenza, sono presenti in abbondanza. La loro azione è responsabile di un aumento del volume delle mucose, particolarmente ricche di glicogeno (zucchero).
Tanto glicogeno significa tanti lattobacilli, che vanno ad acidificare il pH vaginale, il quale – in condizioni di equilibrio generale – si assesta, infatti, intorno a 3,5-4,5.
Solo durante il ciclo mestruale, l’acidità tende a ridursi leggermente a causa di quella sorta di “lavaggio” naturale effettuato dalle mestruazioni; per questa ragione, i giorni successivi al ciclo sono particolarmente a rischio di infezioni. Durante la gravidanza Gli ormoni estrogeni schizzano alle stelle, con conseguenze facilmente intuibili: un maggiore aumento di volume della mucosa vaginale, così come la quantità di glicogeno e di lattobacilli, che raggiunge l’apice.
Va da sé che il pH vaginale diventi ancora più acido, raggiungendo valori intorno a 3,5. Detto questo se il tuo valore è 4,9 sei nella norma.. però volevo capire come sei arrivata a farti la domanda del ph e se nel caso ti abbiamo detto qualcosa in merito.
ps. il titolo modifica nel primo tread.