Rieccomi. Dopo 6 ore il gel inizia a fare effetto pur non dando contrazioni abbastanza regolari ed efficaci. Verso le 16 decidono dunque di rompere le acque mentre mio marito va a prendere Anna a scuola per poi affidarla a mio fratello e mia mamma nel frattempo pervenuti su Parigi. La rottura delle acque ha un effetto importante, dopo una buona mezz'ora iniziano infatti le contrazioni non ancora violentissime ma ogni 3 minuti, così scrivo a mio marito che forse non c'è tempo per il parchetto che mi servirebbe li. Io tempo che lui arriva e si fanno davvero dolorose ma dopo un paio d'ore sono ancora a 2 cm e a quel punto una flebo di ossitocina al minimo per regolarizzare le contrazioni viene caldamente consigliata, la sera è inoltrata. Siccome qualcosa avevo imparato chiedo l'epidurale.
Brutto eh, io odio tantissimo gli aghi ma è stato magnifico avere un po' di sollievo dopo tutto quel dolore.
Cambio turno e arriva l'ostetrica migliore del mondo. L'avevo incrociata due giorni prima e avevo detto a mio marito "quanto vorrei che mi facesse partorire una come lei...". Perciò Carramba sono contentissima e siccome sono un po' provata dal travaglio non mi sento per niente in imbarazzo a fare domande dirette e così, visto che ha l'aria di volersi sedere spiegare e chiacchierare le dico esattamente in questi termini che sapevi che sono un ospedale di livello 3 molto medicalizzato ma mi chiedevo se per caso avrebbero sottoposto il mio bambino a cure immediate tipo aspirazioni e pesata o se lo avrebbero messo sotto il getto dell'acqua per lavarlo subito, cose così.
Lei sconvolta si siede e mi dice "ma assolutamente nooo" e allora le chiedo se per esempio posso tenerlo sulla pancia un certo tempo, se posso metterlo al seno subito se posso non tagliare il cordone appena uscito, cose così. E lei mi dice che se il parto va bene non c'è nessunissimo problema, il mio bimbo è a termine ed è al pari di qualsiasi altro nascituro.
Sono contentissima perché io e la sage femme capo abbiamo un patto e lei è quel misto di assoluta competenza e dolcezza che vorresti vicino in quel momento.
Mi fa anche un massaggio al collo dell'utero (non piacevole) ma indicandomi chiaramente quando e come respirare e spingere mentre lo faceva, che mi fa guadagnare uno due cm di dilatazione.
Nel frattempo il dolore è quasi andato via, sento ancora le contrazioni perché ho la dose minima di epidurale e una pompetta a disposizione per aumentarla che però non ho intenzione di usare.
Si fa mezzanotte, poi l'una, poi le due... E siamo stanchi... A quel punto torna l'ostetrica mi dice che sono a 5 cm, mi rifà il "massaggio" e passiamo a 6 e poi mi dice di fare con calma che deve "assentarsi" e far partorire una primipara ci vorrà un pochino e non si vuole perdere il mio. La cosa mi inquieta un pochino.
Continua tutto con belle contrazioni non dolorose finché a un certo punto come per Anna qualcosa si sblocca, ed è dolorosissimo, la famosa pompetta schiacciata 3 volte non fa nulla di meglio, perciò tremando e soffrendo richiamiamo le anestesiste e loro sollecite mi mettono un altro prodotto che però non fa molto... Chiamiamo dunque l'ostetrica e arriva una tipina, perché "la mia",che è il boss, sta facendo partorire nella stessa ora altre 5 donne.
La ragazzetta a cui non ho più il tempo di fare un riassunto sul parto di Anna, analizza scettica ma mi trova a dilatazione completa e siccome è una brava studentessa preparata mi dice che per incanalarsi e uscire ci può volere un'ora o due e ci pianta (Vittorio è nato dopo 5 minuti proprio massimo). Io lo so cosa sta succedendo e lo sa anche mio marito e al momento c'è un po di panico, perché so che il bimbo sta proprio lì e il battito cardiaco scende per la tipica compressione da "oh guarda c'è sto qui". Solo che non spingo perché non so se sta proprio lì non so quando farlo o dove mettere le mani, ho paura di fare danni, insomma non so come farlo uscire da sola. Richiamiamo la tipa appena uscita, insistiamo, lei riguarda è Vittorio stava in effetti " sulla soglia". Allora dice "occhei prepariamo tutto" esce e rientra con altre tre persone l'attrezzatura e avverte anche il capo. La grandissima ostetrica capo entra di corsa dietro le altre, loro sono sorprese e in due vengono liquidate rapidamente verso le altre sale parto con ordini precisi (si stavamo partorendo tutt'e assieme) e lei si dedica a me. Con assoluta chiarezza e precisione mi dice cosa fare e quando farlo e fa nascere questo minuscolo esserino tutto bianchino inverniciato bellissimo e me lo mette sulla pancia come promesso. Dai 6 cm all'uscita saranno passate 6/7 contrazioni!!
Mentre noi siamo lì coi lacrimoni perché finalmente dopo tutto questo lui è arrivato, l'ostetrica in 20 secondi fa un massaggio alla pancia e la placenta è andata. Giuro non l'ho nemmeno vista dopo 10 minuti ho detto "ma la placenta?" E mio marito ha riso e ha detto che era sparita da un pezzo.

Ho perso in tutto pochissimo sangue e nel giro di due giorni le mie perdite si sono ridotte a un ciclo leggerissimo. Complice il secondo parto, la bravura del l'ostetrica e il fatto che Vichi è minuscolo sembra che da lì sotto non sia passato nessuno...
Comunque questo fagiolino resta sulla mia pancia un bel po' poi passa al seno.
Dopo un paio d'ore sparisce con mio marito verso la visita pediatrica (questo non lo potevamo evitare).
Pesa poco poco e sono indecisi se metterlo in neonatologia qualche giorno o lasciarmelo in camera. L'ostetrica capo intercede e dice che insomma è il mio secondo figlio, è vero ha un peso limite ma saprò cosa fare di darmi una chance e grazie a lei ripartiamo alle 6 del mattino tutti quanti verso le camere!!
Fino all'ultimo ti chiedi se puoi amare un altro bambino come il primo e la risposta è decisamente sì ed è incredibile.
Scusatemi se scrivo un po a cavolo ma col cel faccio fatica

Per la parte post parto non ancora finita che ci ha messo un po alla prova (alla fine la nazi pediatra, in neonatologia ci ha spediti comunque) scriverò in un altro momento...