Mi dispiace, non volevo spaventare ma riflettiamoci un attimo: partoriamo da che esistiamo? E i ginecolgi con i loro interventi, invece, da quanto esistono? Da una parte santa grazia che abbiamo la possibilità di partorire in quest'epoca! Dall'altra però ci hanno preso un po' troppo la mano a mettere becco in un processo che, se lasciato andare in modo naturale (sempre se procede tutto regolarmente) ha molte più possibilità di concludersi con successo e senza traumi. Ovviamente anche la donna deve avere coscienza di quanto sta accadendo, affidarsi non è la scelta migliore ma avere accanto una persona empatica, attenta e rispettosa può davvero fare la differenza, soprattutto nei momenti magari più difficili.
Lo scollamento delle membrane, così come le varie induzioni, sono sì consuetudine ma questo non significa siano necessarie, utili o positive in ogni situazione. Se fossi arrivata a termine (42 settimane) penso che lo scollamento delle membrane sarebbe stata un'opzione anche per le mie ostetriche (io non ho partorito in ospedale), prima no. Perchè interferire in un processo naturale? Perchè imporre al bambino quando nascere, se lui non è pronto? Perchè bisogna partorire entro una data prestabilita e preconfezionata da altri? Ci sono i controlli da fare, monitoraggi, controllo del liquido, condizioni fisiche della madre...se tutto è apposto perchè accelerare un processo fisiologico che non è ancora al suo stadio finale?
Ultimamente si parla di violenza ostetrica, anche in parlamento (anche se sempre troppo poco), non per terrorizzare ma per aiutare le donne ad essere più consapevoli, ad essere partecipi e protagoniste del proprio parto, per la loro salute e per quella del bambino. Per questo io dico la mia, per essere vicino a madri e bambini e non per spaventare, offendere o screditare nessuno. Ognuna di noi sceglie poi la sua strada ma se posso dare un'informazioni o un punto di vista diverso, lo faccio, sento sia giusto così