IL MUCO CERVICALE [guida]
Inviato: 02/10/2013, 9:26Che cos’è il muco cervicale?
Il muco cervicale è uno dei sintomi primari di fertilità ed è prodotto da delle ghiandole che si trovano nel canale cervicale.
A cosa serve il muco cervicale?
Il muco cervicale serve da protezione, nutrimento e veicolo per gli spermatozoi, in modo che essi possano raggiungere l’ovulo maturo.
Quali tipi di muco esistono?
Dry - secco: Nei primi giorni del ciclo il muco è scarso o assente e la sensazione vaginale è asciutta;
Sticky - appiccicoso/pastoso: Può essere presente pochi giorni dopo le mestruazioni, di colore biancastro, denso e poco filante. E’ considerato scarsamente fertile;
Creamy - cremoso: Può essere di colore bianco, giallo o grigiastro, opaco o lattiginoso. La sensazione vaginale può essere di bagnato. E’ considerato scarsamente fertile;
Watery/Eggwhite - acquoso/a chiara d’uovo: E’ il tipo di muco più fertile in assoluto. E’ possibile vedere entrambi i tipi o solo uno dei due. Entrambi i tipi di muco sono trasparenti, bagnati e scivolosi al tatto con la differenza che il watery non fila mentre quello a chiara d’uovo, se preso tra due dita, si può estendere per diversi centimetri senza rompersi. La sensazione vaginale è bagnata e scivolosa.
Quindi il muco dei giorni meno fertili, considerato di qualità inferiore, corrisponde allo sticky e al creamy e può essere biancastro, denso, opaco, lattiginoso, consistente, giallo, grumoso, cremoso, appiccicoso, denso. Nonostante sia considerato di scarsa qualità è da precisare che ogni tipo di muco è potenzialmente fertile.
Il muco dei giorni particolarmente fertili, considerato di qualità migliore, corrisponde al watery e all’eggwithe e può essere filante, estensibile, molto chiaro, simile all’albume d’uovo crudo, trasparente come il vetro ma anche fluido come acqua. In quest’ultimo caso sarà impossibile vederlo ma ci sarà una forte sensazione di bagnato legata ad una sensazione di morbidezza o di liscio all’esterno della vagina. In questi casi la sensazione percepita può diventare più importante di ciò che si vede. Può anche esserci presenza di fili trasparenti all’interno di muco opaco per la compresenza di più tipi di muco diverso. Inoltre è possibile che ci sia presenza di sangue che rende il muco di colore rosa, rosso o scuro o che gli fa assumere una sfumatura gialla.
Come si evolve il muco cervicale in relazione alle fasi del ciclo mestruale?
In base al periodo del ciclo in cui si si trova il muco subisce delle variazioni di qualità in base ai livelli degli estrogeni in circolo, si va così da assenza di muco nei primi giorni di ciclo al picco di muco di qualità fertile nei giorni immediatamente prima dell’ovulazione. La sua evoluzione è piuttosto soggettiva e si impara a conoscerla solo con l’osservazione.
In linea generale possiamo stilare questa classifica:
- primi giorni di ciclo: dry associato a una sensazione vaginale asciutta – non fertile;
- qualche giorno dopo le mestruazioni: muco sticky associato ad una sensazione vaginale di umidità - scarsamente fertile;
- successivamente: muco creamy associato ad una sensazione vaginale di bagnato – più fertile dello sticky, meno del watery/eggwhite;
- giorni immediatamente prima dell’ovulazione: muco watery/eggwhite associato ad una sensazione vaginale di bagnato e scivoloso – molto fertile;
- giorno dell’ovulazione: può essere dry oppure esserci ancora residui di muco fertile;
- fase luteale: dry o muco sticky o creamy, raramente muco simile a watery o eggwhite. In questa fase non fertile il muco non è fertile ma serve solo da barriera protettiva contro batteri e germi.
Perché osservare il muco lungo il ciclo?
Lungo il ciclo mestruale il muco subisce varie modificazioni in risposta agli estrogeni in circolo: gli estrogeni aumentano rapidamente prima dell’ovulazione stimolando la produzione di muco watery/eggwhite ossia del muco di tipo più fertile, atto a garantire la sopravvivenza degli spermatozoi anche per qualche giorno (al massimo 5 giorni, tipicamente 2-3 giorni), fino al momento in cui verrà rilasciato l’ovulo nelle tube e sarà possibile fecondarlo. Sulla base di questo è facile intuire che osservando il muco si osserva l’andamento degli estrogeni, così come osservando la temperatura basale si osserva l’andamento del progesterone: grazie al muco è possibile stabilire l’imminente ovulazione, con la temperatura basale possiamo confermarla.
Come osservare il muco cervicale?
Ogni volta che si va in bagno passare un foglio di carta igienica bianca e poco assorbente sull’apertura vaginale, dall’avanti verso l’indietro e mai al contrario per evitare il rischio di infezioni: così facendo si nota se l’entrata vaginale è asciutta o bagnata. Nel caso sia “bagnata” è indice di presenza di muco: in questo caso si deve verificare il tipo di muco presente, piegando e riaprendo la carta igienica oppure prendendo il muco fra pollice e indice, così da notare se il muco è elastico, filante e allungabile (eggwhite, muco di tipo più fertile).
Il picco del muco
Il giorno del picco del muco non è il giorno in cui si nota la presenza di maggiori quantità di muco ma l’ultimo giorno di qualità migliore. Dopo di esso può comparire muco di qualità inferiore o anche secchezza. Secondo il metodo sintotermico di Roetzer solo dopo il picco del muco si può individuare il rialzo della temperatura.
(Fonti: La regolazione naturale della fertilità – Prof. Dr. Josef Roetzer e Elisabeth Roetzer; internet)
Il muco cervicale è uno dei sintomi primari di fertilità ed è prodotto da delle ghiandole che si trovano nel canale cervicale.
A cosa serve il muco cervicale?
Il muco cervicale serve da protezione, nutrimento e veicolo per gli spermatozoi, in modo che essi possano raggiungere l’ovulo maturo.
Quali tipi di muco esistono?
Dry - secco: Nei primi giorni del ciclo il muco è scarso o assente e la sensazione vaginale è asciutta;
Sticky - appiccicoso/pastoso: Può essere presente pochi giorni dopo le mestruazioni, di colore biancastro, denso e poco filante. E’ considerato scarsamente fertile;
Creamy - cremoso: Può essere di colore bianco, giallo o grigiastro, opaco o lattiginoso. La sensazione vaginale può essere di bagnato. E’ considerato scarsamente fertile;
Watery/Eggwhite - acquoso/a chiara d’uovo: E’ il tipo di muco più fertile in assoluto. E’ possibile vedere entrambi i tipi o solo uno dei due. Entrambi i tipi di muco sono trasparenti, bagnati e scivolosi al tatto con la differenza che il watery non fila mentre quello a chiara d’uovo, se preso tra due dita, si può estendere per diversi centimetri senza rompersi. La sensazione vaginale è bagnata e scivolosa.
Quindi il muco dei giorni meno fertili, considerato di qualità inferiore, corrisponde allo sticky e al creamy e può essere biancastro, denso, opaco, lattiginoso, consistente, giallo, grumoso, cremoso, appiccicoso, denso. Nonostante sia considerato di scarsa qualità è da precisare che ogni tipo di muco è potenzialmente fertile.
Il muco dei giorni particolarmente fertili, considerato di qualità migliore, corrisponde al watery e all’eggwithe e può essere filante, estensibile, molto chiaro, simile all’albume d’uovo crudo, trasparente come il vetro ma anche fluido come acqua. In quest’ultimo caso sarà impossibile vederlo ma ci sarà una forte sensazione di bagnato legata ad una sensazione di morbidezza o di liscio all’esterno della vagina. In questi casi la sensazione percepita può diventare più importante di ciò che si vede. Può anche esserci presenza di fili trasparenti all’interno di muco opaco per la compresenza di più tipi di muco diverso. Inoltre è possibile che ci sia presenza di sangue che rende il muco di colore rosa, rosso o scuro o che gli fa assumere una sfumatura gialla.
Come si evolve il muco cervicale in relazione alle fasi del ciclo mestruale?
In base al periodo del ciclo in cui si si trova il muco subisce delle variazioni di qualità in base ai livelli degli estrogeni in circolo, si va così da assenza di muco nei primi giorni di ciclo al picco di muco di qualità fertile nei giorni immediatamente prima dell’ovulazione. La sua evoluzione è piuttosto soggettiva e si impara a conoscerla solo con l’osservazione.
In linea generale possiamo stilare questa classifica:
- primi giorni di ciclo: dry associato a una sensazione vaginale asciutta – non fertile;
- qualche giorno dopo le mestruazioni: muco sticky associato ad una sensazione vaginale di umidità - scarsamente fertile;
- successivamente: muco creamy associato ad una sensazione vaginale di bagnato – più fertile dello sticky, meno del watery/eggwhite;
- giorni immediatamente prima dell’ovulazione: muco watery/eggwhite associato ad una sensazione vaginale di bagnato e scivoloso – molto fertile;
- giorno dell’ovulazione: può essere dry oppure esserci ancora residui di muco fertile;
- fase luteale: dry o muco sticky o creamy, raramente muco simile a watery o eggwhite. In questa fase non fertile il muco non è fertile ma serve solo da barriera protettiva contro batteri e germi.
Perché osservare il muco lungo il ciclo?
Lungo il ciclo mestruale il muco subisce varie modificazioni in risposta agli estrogeni in circolo: gli estrogeni aumentano rapidamente prima dell’ovulazione stimolando la produzione di muco watery/eggwhite ossia del muco di tipo più fertile, atto a garantire la sopravvivenza degli spermatozoi anche per qualche giorno (al massimo 5 giorni, tipicamente 2-3 giorni), fino al momento in cui verrà rilasciato l’ovulo nelle tube e sarà possibile fecondarlo. Sulla base di questo è facile intuire che osservando il muco si osserva l’andamento degli estrogeni, così come osservando la temperatura basale si osserva l’andamento del progesterone: grazie al muco è possibile stabilire l’imminente ovulazione, con la temperatura basale possiamo confermarla.
Come osservare il muco cervicale?
Ogni volta che si va in bagno passare un foglio di carta igienica bianca e poco assorbente sull’apertura vaginale, dall’avanti verso l’indietro e mai al contrario per evitare il rischio di infezioni: così facendo si nota se l’entrata vaginale è asciutta o bagnata. Nel caso sia “bagnata” è indice di presenza di muco: in questo caso si deve verificare il tipo di muco presente, piegando e riaprendo la carta igienica oppure prendendo il muco fra pollice e indice, così da notare se il muco è elastico, filante e allungabile (eggwhite, muco di tipo più fertile).
Il picco del muco
Il giorno del picco del muco non è il giorno in cui si nota la presenza di maggiori quantità di muco ma l’ultimo giorno di qualità migliore. Dopo di esso può comparire muco di qualità inferiore o anche secchezza. Secondo il metodo sintotermico di Roetzer solo dopo il picco del muco si può individuare il rialzo della temperatura.
(Fonti: La regolazione naturale della fertilità – Prof. Dr. Josef Roetzer e Elisabeth Roetzer; internet)
Che figata non è ctrl+f?!? Ne ho imparata una nuova anche oggi!
O che è da integrare? Apprezzo molto se mi si fa notare se manca qualcosa che, per voi, è fondamentale o che cercavate e non avete trovato nelle guide qui del forum perchè è importante per tutti quanti! 
