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Eleey23 - parto 12/05/2019 Samuele

MessaggioInviato: 14/08/2020, 11:20
da eleey23
Sono le 2 di notte del 12 Maggio e mi sveglio per dei dolori molto simili a quelli mestruali che non si arrestano con il passare delle ore.Quando alle 6 del mattino aumentano di intensità mi alzo e vado a passeggiare per il salotto.Decido di non svegliare ancora mio marito un po' perchè penso che si possano arrestare e un po' perche ho bisogno di stare fra me e me,come se in un certo senso avessi bisogno di un po' di raccoglimento prima di quello che potrebbe dare il via a questo grande evento.
Alle 8 però vedo che sono piuttosto costanti anche se non intervallate a ritmo regolare e decidiamo di andare al pronto soccorso. Mi visitano e mi dicono che il collo è ancora praticamente quasi chiuso, con mio grande stupore visto che il dolore che sentivo non era esattamente dei più lievi e io mi sono sempre ritenuta una persona con la soglia del dolore alta.

Torniamo a casa verso le 11 e inizio a fare gli esercizi di respirazione e a stare sulla palla che mi da sollievo.Alle 14 quindi esattamente 12h dopo l'inizio dei dolori inizio ad essere un po' affaticata, per il male e per la perdita di sonno della notte.
Decido allora di chiamare l'ostetrica che mi suggerisce di muovermi, di fare una doccia calda e di continuare a stare sulla palla. Da lì in poi se ci ripenso mi viene da sorridere perchè inizio ad usare l'app che misura le contrazioni e in maniera stoica sono lì quasi più concentrata sul fatto che dovessero essere ogni 5 minuti di almeno 60 secondi, che sul dolore! :)..Che però aumenta considerevolmente al punto che inizio un po' a preoccuparmi perchè penso che se i prodromi sono così forti, quanto sarannno dolorose le contrazioni del travaglio!!?

Verso le 20 mio marito (che stava contando le contrazioni) a un certo punto prende in mano la situazione dicendomi che non dovevano spaccare il secondo in quanto a regolarità! Quindi torniamo al pronto soccorso.Io stavo davvero male e non avendo perso le acque non capivo come potesse essere così!
Mi visitano e con una dilatazione più di 4 cm mi spediscono in sala parto. La sala verde che io desideravo perchè Samuele è stato concepito in montagna e quei paesaggi verdi degli alberi mi hanno subito messa a mio agio.

E' arrivata l'ostetrica che è stata da subito dolcissima e dentro di me ho pensato che mi ci voleva proprio una persona così, che mi coccolasse oltre che guidarmi..solo la sua voce mi stava rilassando!
Vedo invece mio marito iniziare ad agitarsi perchè giustamente non sa cosa aspettarsi, però contro mia ogni aspettativa io non provo più un dolore ulteriormente forte a quello provato a casa.Più che altro lo sento molto ravvicinato mentre ero stra convinta che fra una contrazione e l'altra si fermasse veramente il dolore!
L'ostetrica mi visita e quando vede una dilatazione già a 6 dopo 15 minuti inizia a preannunciarmi che il travaglio stava avvenendo molto velocemente. Ricordo che mio marito le ha chiesto se il bimbo avrebbe fatto in tempo a nascere entro la fine della festa della mamma e l'ostetrica ottimista mista a incredula dice di sì!

Posso descrivere questo incredibile evento come un’onda,anzi continue onde in un mare calmo che improvvisamente diventava di un blu profondo e si increspava per poi ritornare calmo.
C’era mio marito che mi ha aiutato tantissimo, c’erano gli esercizi di rilassamento e i vocalizzi che mi hanno aiutato molto e indotto uno stato quasi trascendente e al contempo di concentrazione che hanno fatto la differenza. Soprattutto però, c’ero io, connessa con una parte così profonda di me stessa, così primordiale che non pensavo potesse esistere. Il dolore rendeva ogni attimo profondo e intenso e mai è stato un dolore spaventoso, difatti non ho mai pensato per un attimo all’epidurale.

L’unica cosa per cui non ero preparata è stata che a un certo punto visto che il travaglio stava andando troppo velocemente, mi è stato detto di rallentare e quindi di smettere di spingere.
Le acque le ho perse proprio alla fine del travaglio e questo mi hanno detto essere uno dei motivi per cui si stava procedendo così velocemente. Ecco, questo dover lottare contro un vero e proprio istinto mi ha un attimo destabilizzato, forse perché mi ha distolto dalla concentrazione di dover compiere un atto che sentivo così istintivo. Poi però mi è stato detto che Samuele,che non vedeva l’ora di venire alla luce e incontrare la sua mamma, andava però accompagnato più dolcemente e a quel punto ho come realizzato che eravamo in due. Non che non lo pensassi prima, ma si stava materializzando come un bimbo in carne ed ossa che stavo per abbracciare e che non era più soltanto sognato e desiderato.


Quando me l’hanno messo sul petto lui aveva gli occhi spalancati! E’ stato incredibile, uno sguardo così profondo che non me lo dimenticherò mai più nella vita.Anche dopo continuava a sgranare quegli occhioni, e le ostetriche continuavano a dirmi che era raro vedere un bimbo appena nato con gli occhi così aperti.
E’ stato amore a prima vista, è stato amore fin da subito a dire il vero, ed è stato poi tutto così naturale:attaccarlo al seno, tenerlo in braccio cullandolo..non avevo paura di niente pur capendo quanto era fragile e quanto dipendesse in tutto e per tutto da me.
Quello che ho sempre pensato fin dalla gravidanza è che è stato lui a darmi la forza, nei momenti più difficili, durante il parto, e nei primi tempi quando la stanchezza e il dolore si sono fatti sentire.
Sono grata ogni giorno a Dio di aver ricevuto questo dono che ha coronato il sogno della nostra famiglia a tre e mi auguro tanto che possa avere una vita felice,circondato sempre dall'amore della sua mamma e del suo papà


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Informazioni Aggiuntive

località del parto: Lombardia

data racconto (preso dal forum): 14.08.2020
anno parto:2019
feti n°: 1
parto n°: 1
tipo parto: vaginale
settimane 40 + 6
struttura: ospedale

Tag

con episiotomia
senza epidurale