Qualche giorno fa.
Pomeriggio, Giona è stanco, cerca tetta, gli propongo di salire in camera da letto e fare un riposino.
Mi dice: "ma dopo ci svegliamo?" e io "ma certo!". Poi si perde un attimo, lo richiamo e mi rifa la stessa domanda e io gli dico sempre di si. Saliamo, tetta, l'altra tetta, poi si stacca: "adesso ci svegliamo?"
"No"
"Ecco, hai visto che hai detto no?!"
Subito non collego, ci penso un attimo, gli chiedo "in che senso" e lui mi dice "prima avevi detto che ci svegliavamo!", allora capisco il suo "giochetto" e mi metto a ridere!
Furbetto Giona!
Oggi, 21.08.2017
Questa avrebbe dovuto essere l'ultima settimana di nido di Giona, il 7 dovrebbe cominciare (vaccini permettendo...) la scuola dell'infanzia.
Io esorto Giona a prepararsi per uscire, lui frigna, dice che vuole vedere i cartoni, che non vuole andare all'asilo, cammina per casa irrequieto. Provo a insistere, a convincerlo elencandogli le cose che siamo soliti fare quando lo porto al nido prima di andare al lavoro come passare a salutare il nonno e cantare le canzoni in macchina, compresa la sua preferita del momento "I like to move it" in versione tamarrissima, ma niente, non ne vuole sapere e me lo dice con un faccino davvero sofferente "non voooglioooo andare all'asiloooo".
Il papà è a casa per infortunio (forse anche questo ha contribuito a farlo propendere per lo stare a casa, questo ed il fatto che siamo stati 10 giorni in ferie) e quindi dico a Giona "e vabbè, allora andrò da sola..."
lui: "perchè?"
io: "eh, perchè tu non vuoi venire con me, mi lasci andare da sola..."
lui: "..." avviandosi verso la camera dove c'è papà
io: "ciao allora vado" e poi urlo al mio compagno che Giona rimane a casa con lui.
Giona fa 2 passi indietro e mi dice, ben ad alta voce: "grazie!", poi esce, mi guarda e lo ripete.
Io così
gli rispondo prego ed esco ancora shockata.
E' solo un grazie...ma detto in questo contesto, dal mio piccolino di 2 anni e mezzo mi ha piacevolmente sorpresa, mi ha colpita.