Ciao ragazze! Approfitto di un attimo di tranquillità sperando che duri abbastanza (solo in seguito scoprirò che avrò bisogno di moooolti di questi attimi!!!)
Dopo tutta la confusione con cui c'eravamo lasciate negli ultimi giorni arriva finalmente il 5 ottobre, alle 7.30 arrivo in ospedale per il ricovero con tutto l'armamentario e già inizio a spazientirmi perché non mi fila nessuno, all'alba delle 9.00 mi fanno compilare le carte per il ricovero e mi assegnano la camera. Con tutta calma mi metto a disfare le valigie ma resto vestita perché tanto quel gg avevo già capito che avrei cazzeggiato e basta infatti mentre aspetto che qualcuno mi dica qualcosa mi metto d'accordo con altre due ragazze che erano ricoverate per aver già partorito per andare a trovarle più tardi e messaggio con un po' di gente che aveva iniziato a farmi gli auguri di buon compleanno (eh si era proprio il gg dei miei 30 anni). Verso le 10.30 passa un ostetrica che ormai mi conosce e probabilmente impietosita mi attacca il tracciato dicendomi "dai facciamo un tracciato almeno non sei qua inutilmente" finito il tracciato mi chiamano in visita Appena entro il medico supersimaptico dell'altra volta esordisce con "allora signorina ha deciso qualcosa o dobbiamo riparlarne ancora?" gli spiego (questa volta più risoluta e decisa) che come eravamo rimasti d'accordo all'ultima visita avrei deciso in base alle condizioni della visita quindi inizia la visita e mi dice che la situazione è eccellente collo centrale anteriore e già dilatato di 2/3cm quindi si può procedere con la rottura del sacco seguita da ossitocina. Decido allora di tentare e mi rendo conto che ho una paura folle di quello a cui sto andando incontro soprattutto quando il medico finito di compilare le carte dice "perfetto allora nascono oggi! Portatela pure di là!". Credo che la mia espressione a quel punto lasciasse intendere tutto perché l'ostetrica ha iniziato a tranquillizzarmi e abbracciarmi senza che dicessi nulla. Praticamente ho avuto a malapena il tempo di salutare una di queste amiche ricoverate mentre tornavo in camera e l'infermiera mi è venuta a prendere...non capivo più niente ho fatto casino pure a mettere la camicia da notte
Mi portano direttamente in sala parto ovviamente la più "sfigata" senza attrezzatura varia perché tanto con monitoraggio e flebo perennemente attaccate e rischi della gemellare e bla bla bla non avrei avuto molta possibilità di movimento e a posteriori tanto non ne avrei avuto le capacità. Mi attaccano un altro monitoraggio e la prima flebo di non so cosa, un'ostetrica molto carina mi inizia a fare un massaggio di riflessologia plantare per far partire le contrazioni mentre io scrivo finalmente un sms a mia mamma per dirle che al contrario di quello che pensavamo ero già in sala parto!!! Con l'ostetrica che mi sgrida ma d'altronde non mi hanno lascito il tempo neppure di fare pipì!!!! Alle 12.30 arriva la ginecologa, rompe il sacco e decreta che sono dilatata di 2cm, avrebbe aspettato due ore dopo di che iniziava con l'ossitocina quindi chiedo l'epidurale (una cosa che sicuramente ho capito è che l'ossitocina va a braccetto con l'epidurale!!). Alle 14.30 arriva la nuova ostetrica che mi avrebbe seguita durante il parto, una signora sulla 60ina che da l'idea di essere abbastanza rodata, mi mette subito a mio agio, e l'anestesista che mi prepara per l'epidurale, di lì a mezz'ora mi avrebbero fatto la prima dose di ossitocina...piccolo dettaglio nel frattempo le contrazioni sono partite da sole e alla visita risulto già di 4cm quindi l'ostetrica decide di lasciare perdere l'ossitocina per ora e vedere come va. Da qui fino alle 18.00 circa la situazione procede abbastanza bene con una dilatazione di 2cm l'ora e con l'epidurale che ormai avevo fatto riesco anche a riposare un po'. Fino a qui ho anche un po’ di fame ma sempre per le solite motivazioni devo restare digiuna quindi mi viene concessa solo acqua e qualche caramella…che tristezza. Bene alle 18.00 circa vado di nuovo a fare pipì, ormai l’effetto dell’epidurale si era smorzato o le contrazioni erano diventate più forti fatto sta che iniziava a fare veramente male ma buona notizia sono già a 10cm quindi è ora di spingere! Piccolo dettaglio non ho le spinte cioè sarà strano ma io non sentivo la sensazione di andare in bagno ma sentivo solo la contrazione associata a un dolore acuto alle ossa del bacino e quindi anziché spingere mi veniva da trattenere allora mi fanno una piccola aggiunta all’epiudurale e il dolore si attenua ma cmq la sensazione di spinta non l’ho mai avvertita!! In ogni caso si comincia a spingere con l’ostetrica molto carina che mi giuda e prova a farmi cambiare qualche posizione ma niente da fare il bacino mi fa troppo male tanto che non riesco più a muovermi… da qui in poi i ricordi sono confusissimi ricordo mio marito che mi sosteneva e che mi dava la mano a cui aggrapparmi (ho scorperto solo gg dopo di avergli graffiato tutto il braccio), io che ero esausta e non ce la facevo più (forse anche per il digiuno), mille persone intorno a me manco fossi stata la regina d’inghilterra (giuro saranno state almeno una decina se non di più), l’ostetrica che si veste e poi finalmente dopo un ora e mezza nasce Tommaso e quando sento 2.700kg esclamo “cosa!!!!” e poi subito mi rompono il sacco del secondo, iniezione di ossitocina e si ricomincia a spingere con qualcuno che mi tiene l’aggegio del monitoraggio sulla pancia e un altro ginecologo che tiene l’ecografo ecco che Lorenzo sembra in sofferenza allora decidono di usare la ventosa, sento la mano della ginecologa che entra ma la ventosa di stacca e alla spinta successiva Lorenzo nasce con tutto il cordone attorcigliato ovunque collo braccia gambe!!! Ricordo che mio marito tiene in braccio uno dei due e me lo fa vedere (ma non ricordo chi dei due…), mi suturano e nonostante l’epidurale che non so se sta facendo ancora effetto o no ma io sento tutto, sento letteralmente il filo che passa!!! Infatti mi fanno un anestesia locale, finiscono di suturarmi e qui inizia a degenerare il tutto, vado in emorraggia, mandano fuori mio marito e mi portano in sala operatoria, mi ricaricano l’epidurale (e meno male che l’avevo) e mi sedano. Mi risveglierò solo ore dopo con tre medici intorno, il primario che urla al telefono che gli servono sacche di sangue, l’anestesista che non riesce più a prendere vene e me ne prende una nella gamba, mille flebo attaccate, il chirurgo che si stupisce che nonostante la mia emoglobina a 5 io sia ancora cosciente…ecco tutto ciò è quello che ricordo poi vengo portata a fare embolizzazione perché l’emorragia non accenna ancora a fermarsi e alle 3 di notte rientro in reparto e mi mettono in osservazione dove ci resterò fino al gg seguente con mio marito che nonostante sia stato invitato più volte ad andarsene non mi lascia un secondo, avevo dolori ovunque, 4 flebo tra trasfusioni e antidolorifici e due cateteri che mi dovrò tenere fino al venerdì. Un esperienza che non auguro a nessuno e che dimostra come gli imprevisti ci sono e non si possono prevedere (infatti si chiamano imprevisti!!) dal momento che la mia era una gravidanza si gemellare ma fisiologica arrivata a termine senza nessuna problematica e quanto la preparazione della struttura nel gestire tali imprevisti sia fondamentale.
Mi dispiace raccontare poco dell'aspetto emotivo ma credetemi non ricordo nulla, è tutto confuso anche il dolore stesso, la sensazione di svuotamento che tutte dicono non lo so io non le ricordo...come ho sempre sostenuto il parto è imprevedibile e soggettivo cmq ammetto di essere contenta della scelta fatta comunque siano andate le cose e una settimana dopo eravamo tutti a casa ad iniziare la nostra avventura
PS: non sono molto brava con i racconti dato che non sono una che si lascia andare nelle emozioni, spero solo di non aver dipinto la cosa in maniera troppo lugubre
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SCHEDA DEL PARTO
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Informazioni Aggiuntive
località del parto: Lombardia
data racconto: 17/11/2016
anno parto: 2016
feti n°: 2
parto n°: 1
tipo parto: vaginale
settimane: 38+0
struttura: ospedale
Tag
con epidurale
con induzione farmacologica (ossitocina)
con induzione meccanica (amnioressi cioè rottura membrane)
con ventosa
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Altri racconti qua: raccolta racconti del parto