Blade - parto 12/01/2015 - Giona

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Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda Blade » 26/01/2015, 17:01

Sono le 7:00 di domenica mattina, sono a 41 settimane esatte, vado in bagno e trovo del sangue sugli slip mentre sento dei doloretti simil-mestruali alla pancia...forse ci siamo davvero! Dopo qualche giorno di doloretti che comparivano la notte per poi svanire completamente appena mi alzavo dal letto, oggi mi sembra che i segni siano più evidenti.

Aspetto ancora un po' a chiamare l'ostetrica, voglio essere sicura che non si fermi tutto anche oggi ma no, il tutto continua e così verso le 10:00 la contatto e con calma lei viene da noi, facciamo colazione insieme e parliamo di come mi sento e di come ci possiamo organizzare per il trasferimento in casa maternità che dista circa un paio d'ore di macchina da casa nostra.
Verso le 11:00 io, lei e Andrea, il mio compagno, facciamo una passeggiata con l'arietta fresca dell'inverno e controlliamo ogni quanto si presentano le contrazioni: sono circa ogni 40 minuti. Mentre camminiamo Flavia, l'ostetrica, mi chiede come descriverei questa esperienza se dovessi immaginarmela come un viaggio. Ci penso un po' su e poi rispondo che non lo so, sono pigra a mettermi in viaggio, in genere; ho voglia di raggiungere la meta ma la parte del viaggio non mi piace quindi quando mi decido poi vado decisa ma è mettersi all'opera che mi pesa. Al momento non so se sia una risposta che soddisfa la sua richiesta ma lei non fa altre domande.
Per pranzo l'ostetrica ci lascia tranquilli e torna a casa sua ma l'accordo è di ritrovarsi verso le 14:00 e partire per la casa maternità visto che se aspettiamo rischiamo di beccarci il traffico del rientro degli sciatori o di chi passa il fine settimana in montagna e non è l'ideale farsi il travaglio in macchina. Ora le contrazioni sono circa ogni 20 minuti.

Flavia arriva, controlliamo che ci sia tutto nelle valigie, sia in quella per noi 3 che in quella delle cibarie, pare di si quindi si parte! Il viaggio si svolge tranquillamente, ci fermiamo anche per un caffè e pausa bagno, l'ultimo giorno di pause bagno così frequenti! In questo bar hanno praticamente seguito l'evoluzione della mia gravidanza visto che è quello in cui ci fermiamo sempre quando scendiamo a fare le visite mensili dalle ostetriche!

Arrivati in casa maternità cerchiamo di ambientarci e intanto le contrazioni si sono fermate, la presenza dell'ostetrica quasi mi "infastidisce", vorrei un po' d'intimità per conoscere meglio la casa, la nostra casa e per stare noi 2/3 soli. Probabilmente lei lo sa oppure lo capisce oppure le viene suggerito da Cristina, la mia prima ostetrica perchè più tardi decide di tornare a casa sua e lasciarci soli in attesa che le danze riprendano. Nel frattempo anche Cristina era passata a trovarci per vedere come procedeva e se n'era andata dicendo "se domani mattina alle 7 sei sveglia chiamami che mi aggiorni, altrimenti, se non ti sento, proseguo con le mie attività, sempre in attesa di una tua telefonata".

Una volta rimasti soli decidiamo di provare a uscire per cena, le contrazioni sono tornate ma sempre blande e distanti. Siamo però senz'auto visto che siamo scesi con Flavia e nei dintorni troviamo solo una pizzeria d'asporto ma a me è passata la voglia di pizza e quindi torniamo a casa e ci cuciniamo un piatto di pasta. Ci eravamo portati tutto l'occorrente ma la casa è davvero ben fornita di tutto in realtà!
Dopo aver passato un po' di tempo sul divano con la copertina di pile sulle gambe, chiacchierando e aspettando, verso le 10:30 - 11:00 decidiamo di andare a letto e provare a dormire nonostante le contrazioni fossero ogni 10 minuti e iniziassero ad essere un pochino più dolorose, ho pensato che un po' di coccole e riposo ci avrebbero fatto bene. Nell'ultima telefonata con Cristina lei mi dice di chiamarla quando le contrazioni sono ogni 5 minuti da un paio d'ore, se sono tranquilla, altrimenti posso chiamarla in qualunque momento e lei arriva. Una volta a letto mi arriva un messaggio "ma se hai contrazioni ogni 2-3 minuti chiamami subito perchè significa che va veloce". Nemmeno il tempo di leggerlo che le contrazioni si intensificano e ravvicinano, tra mezzanotte e mezzanotte e mezza ne ho diverse, intense e ogni 3 minuti circa, Andrea mi chiede se deve chiamare, gli dico di aspettare ancora un attimo ma a quella successiva, dopo un bel vocalizzo gli dico "chiamala!".
Nel tempo che passa prima del suo arrivo mi scarico d'intestino e poi anche di stomaco e poco dopo il suo arrivo saluto un'altra volta la cena; tutto come da copione, mi dico.

Cristina mi visita una sola volta per dirmi che sta procedendo tutto benissimo e in fretta, non mi dice di quanto sono dilatata e non glielo chiedo (poi scoprirò di essere stata a 2 cm ma un'ora dopo sarò già a 10 cm!), ho paura di sapere che manchi troppo, ho paura di sentire numeri, preferisco rimanere nel dubbio e vivermi quello che viene, come viene. Il dolore si intensifica a ogni contrazione e il tempo che passa tra una e l'altra è sempre pochissimo, a volte ne ho due di seguito e i vocalizzi si trasformano sempre più in urla ma mai mi pento di essere dove mi trovo e con chi mi trovo, mai mi lamento, cerco solo di resistere. In verità non riesco nemmeno a pensare al nostro bambino, alla fatica che anche lui sta facendo, ormai sono nel mio mondo dove a volte affiorano pensieri razionali ma per la maggior parte del tempo non riesco a pensare a niente, nemmeno quando arriva la dottoressa che mi attacca la flebo di antibiotico, riesco solo ad obbedire all'ordine di non piegare il braccio e in poco tempo è tutto finito.
Nel frattempo arriva un nuovo appiglio a cui fare affidamento: è Flavia, me ne accorgo dalla piccola mano fredda che stringo forse troppo intensamente ma non posso farne a meno. Quando una contrazione mi da tregua apro gli occhi e la vedo ma non so se la saluto, forse cerco di abbozzare un sorriso. Poi compare anche Isa, la "padrona di casa" che da il cambio a Flavia nel tenermi la mano. Alla mia destra c'è Andrea che stringe l'altra mia mano, che mi coccola, mi conforta, mi sussurra all'orecchio che sono bravissima e che sto andando bene e questo mi rassicura ogni volta, spero che lui senta quello che si dicono le ostetriche, spero che dicano che sta andando tutto veloce e presto il dolore sparirà e il nostro bimbo sarà con noi. Ogni tanto sento il suo battito perchè le ostetriche lo controllano ma non mi danno fastidio: posso comunque muovermi come voglio anche se in realtà sono piuttosto statica, inginocchiata per terra con il busto appoggiato al letto.

Ad un certo punto si rompono le acque, sento il caldo del liquido tra le gambe. In quella posizione però probabilmente non riesco ad andare avanti bene perchè dopo un po' le ostetriche mi dicono che è il caso di alzarsi e andare in bagno, provare a fare pipì. Da quando mi alzo a quando arrivo in bagno mi prende una contrazione e mi appendo ad Andrea, Flavia mi dice di lasciarmi andare e lo faccio ma sento che lui non potrebbe reggere per molto in quella posizione e allora non riuscirei a rilassarmi davvero. Quando arriva un'altra contrazione, mentre sono in bagno, mi cedono le gambe, arranco fino al water e abbraccio la prima persona che ho davanti: Isa. La riconosco per le sue forme morbide, è l'unica a non essere magra e spigolosa a parte me! Mi fa piacere poter abbracciare un corpo caldo e materno, posto che in quel momento avrei abbracciato anche un barbone con le pulci!
In quella posizione mi sento meglio, sento che qualcosa cambia, Flavia è davanti a me e dice che vado bene ma io mi dico "finchè rimango sul water significa che non siamo ancora vicini alla fase espulsiva altrimenti non mi lascerebbero qui" ma non dico nulla, ancora una volta non voglio sapere. Poco dopo però Flavia mi dice che è il caso di spostarci in camera e io "vedo la luce"! Sistemano la sedia da parto in fondo al letto dopo avermi chiesto in quale posizione preferisco stare, io non lo so ma l'idea della sedia mi sembra buona; all'inizio Andrea si mette davanti su mia richiesta e dietro c'è Cristina a tenermi ma poi penso che così Andrea ha piena visuale ed eravamo d'accordo che lui non avrebbe assistito in prima fila, a meno che l'avesse scelto lui al momento così gli chiedo di mettersi dietro di me, mi abbraccia e in effetti stare nel suo abbraccio mi fa davvero piacere. Davanti un'ostetrica mi porge le mani a cui io posso aggrapparmi e tirare.
Ora le ostetriche sono tutte in camera con noi, le sento sussurrare, le sento laboriose ma sempre rispettose e mai fastidiose anzi, a volte Flavia mi suggerisce di respirare, di lasciarmi andare e ne ho davvero bisogno, ho bisogno che me lo dica. Poi inizia a dirmi di lasciare che Giona si faccia strada, di sentire che si appoggia, di lasciare le gambe morbide...non è facile ma anche questi suggerimenti mi servono davvero, sento che il tutto è più efficace, mi dice che sono bravissima, mi rincuora molto, ho bisogno di sapere che sto facendo bene, ho bisogno di essere guidata, spero di sentirmi dire che ci siamo quasi ma non lo dicono mai...però, a un certo punto, mi dicono che vedono una testina di capelli neri e sorrido! E poi di nuovo contrazioni e Giona che spinge e io che cerco di non spingere per lasciarlo venire avanti da solo, senza fretta ma a volte è incontrollabile, devo spingere, non posso resistere e allora assecondo l'istinto perchè è tutto quello che devo fare: sentire il mio bambino e assecondare l'istinto.

La mia parte razionale affiora e mi dice "avresti preferito l'epidurale?" e nonostante a volte mi senta sopraffatta dal dolore del parto mi dico che no, non l'avrei voluta, che io volevo vivere tutto questo ma anche che una donna che desidera un secondo figlio dev'essere completamente pazza!

"Vuoi toccare con la mano?" "NO!" "Vuoi guardare con uno specchio?" "NO! Voglio che esca!". E' ora che ci si incontri piccolo mio, è davvero ora! Non dico che non ce la faccio più perchè non è del tutto vero però sono a un punto in cui non credo potrei resistere a lungo e di nuovo spunta la mia parte razionale che mi rassicura "quindi è fatta!" e così, con la contrazione e spinta successive si presenta anche un forte bruciore, anche questo so cosa significa, so che è il mio piccolo che sta venendo alla luce ma non posso fare a meno di lamentarmi "brucia, brucia, basta!!" e in poche spinte sento la mia pancia svuotarsi all'improvviso, un corpo caldo tra le mie gambe, un fagottino tra le mani delle ostetriche e poi subito sulla mia pancia, emette qualche timido versetto ma subito si calma...sono mamma, siamo genitori!

Non posso dire di aver provato grandi emozioni, sono un po' sconvolta, felice che sia finito il dolore, felice di avere il nostro bimbo con noi anche se posso vedere solo una testina nera e sentire i suoi piedini che puntano sulla mia pancia, tenta di risalire ma non può perchè il cordone lo frena, allora si calma e rimane accoccolato a godersi il caldo del mio corpo. Andrea può vederlo meglio, gli chiedo com'è, dice che è bellissimo...ne sono sicura, è il nostro cucciolo, non può essere altrimenti.
Intanto là sotto le ostetriche lavorano, nel giro di non molto il cordone smette di pulsare, lo clampano e poi Andrea lo taglia, dopo di chè mi fanno espellere la placenta, fatico un po' perchè tremo come una foglia e non riesco a smettere, cerco di calmarmi e scaldarmi, appena ci riesco do una bella spinta e riprovo una sensazione di calore e svuotamento simile alla precedente: la placenta è fuori e tornerà a casa con noi. A quel punto posso soddisfare la richiesta di Giona di attaccarsi al seno con l'aiuto delle ostetriche che, nel frattempo, continuano a lavorare per sistemarmi e ricucirmi; sento parlare di lidocaina e quando mi dicono che mi devono cucire un pochino rispondo "sta volta però c'è l'anestesia!! Non voglio più sentire niente!". 8-)
Questa parte è fastidiosa, non riesco a godermi il nostro fagottino come vorrei ma poi finisce, Giona pensa bene di farmi subito un regalino e mi trovo piena di meconio! Puliscono me e lui, puliscono intorno a noi e poi si defilano, lasciandoci soli, io, Giona e Andrea, per conoscerci, coccolarci, riposarci. E' tutto strano e naturale allo stesso tempo; quelle ore, così come quelle del travaglio, sono confuse, il tempo non esiste più, ci siamo solo noi nella nostra stanzetta con le luci soffuse, al caldo delle coperte, con la musica in sottofondo o forse nemmeno più quella, non ricordo, ricordo solo la meravigliosa sensazione di avere mio figlio addosso, ricordo il sorriso di Andrea, i bisbigli delle ostetriche in salotto. Ricordo lo smarrimento quando Giona comincia a piangere ed io non so bene che fare e dopo qualche momento si presenta in punta di piedi un'ostetrica a chiedere se abbiamo bisogno e mi invita ad attaccare Giona al seno. Ricordo la seconda volta che Giona decide di lasciarmi un ricordino sulla mano e poi la terza, dopo la quale decidiamo di mettergli un pannolino! Ricordo che dopo un tempo che mi sembra infinito guardo Andrea e gli dico "vuoi tenerlo un po' tu?". Lui è titubante, sembra quasi rifiutare, come se stesse interrompendo qualcosa ma io gli ordino di togliersi la maglietta e poi gli poso il nostro piccolo sulla pancia e rimangono anche loro per tanto tempo insieme a conoscersi e coccolarsi. Ricordo le prime foto che ci siamo scattati, i sorrisi, gli sguardi, l'amore, tanto tanto amore.

Ripensando alla domanda sul viaggio e alla mia risposta posso dire che era proprio azzeccata: ci abbiamo messo un po' ad arrivare al parto ma una volta giunto il giorno il travaglio è stato velocissimo e la meta presto raggiunta, anche se con un certo sforzo! ;) Analizzando la situazione aggiungerei una mezz'ora al travaglio per avere pause di un minuto in più tra una contrazione e l'altra ma ringrazio comunque che sia stato tutto veloce, molto più di quanto si aspettavano le ostetriche. :ok:

Ora, mentre scrivo, sono passate 2 settimane e di questo intenso dolore non è rimasto ricordo, so di averlo provato ma non riesco a ricordare com'era o quanto forte fosse, lo so ma non lo sento mentre riesco a sentire le emozioni più belle, riesco a ricordare i momenti più intensi ed emozionanti e a riviverli emozionandomi e commuovendomi. E' ancora davvero troppo presto per pensare ad un secondo figlio ma l'idea non mi sembra più così assurda e insensata come nei primi giorni dopo il parto, so che probabilmente succederà, desidererò un altro figlio e non sarà certo il dolore del parto a fermarmi.

Posso anche dire che le ostetriche sono state fantastiche, sempre rispettose, silenziose, calme, professionali. Io nemmeno lo ricordo ma Andrea dice che ci hanno lasciato tanto da soli, venendo solo a controllare il battito di tanto in tanto. Certo il parto è stato rapido (mi sono dilatata di 8 cm in un'ora) e quindi questo "tanto" è relativo! ;)

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Informazioni Aggiuntive
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località del parto: Italia / Lombardia / Como
data racconto: 26/01/2015
anno parto: 2015
feti n°:1
parto n°:1
tipo di parto: vaginale
settimane: 41
struttura: casa maternità

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Tag
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naturale non medicalizzato
senza epidurale
taglio cordone ritardato

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Re: Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda onda » 26/01/2015, 17:21

:cuore: :cuore: :cuore:
Quante volte hai letto racconti di parto davvero belli, ben scritti ed emozionanti? Di quelli che ti fanno salire le lacrime agli occhi? Credo tu ne abbia letto qualcuno... Bhè, questa volta l'hai scritto... e io quì con la lacrimuccia :cuore: :cuore: :cuore:
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Re: Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda Blade » 26/01/2015, 17:24

:cuore: :cuore: :cuore: grazie onda, ne ho letti tanti e, a dire la verità, pensavo avrei scritto di meglio ma...questo è quello che è uscito e non si può fermare quello che viene! ;) Pensavo sarei stata più...da emozioni pure e invece ho voglia di fissare anche dati "tecnici", non so se mi spiego bene :imbarazzato:
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Re: Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda onda » 26/01/2015, 17:30

Blade le emozioni sono passate tutte, te lo assicuro!!! :cuore: :cuore: :cuore:
Mi è piaciuto così tanto che vorrei rileggerlo, ma sono in ufficio e devo smaltire prima la commozione della prima lettura! :mrgreen:
Hai avuto il parto che desideravi e sei stata bravissima e anche Andrea deve essere stato fantastico, dal racconto si legge anche l'amore che provate l'uno per l'altra e lo stupore e la tenerezza che avete provato nel trovarvi tra le braccia l'uno dell'altra con Giona!!! :cuore: :cuore: :cuore:
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Messaggioda TemperaturaBasale » 26/01/2015, 17:47

:pon pon: :pon pon: :pon pon: :bacio :bacio :bacio :bacio Blade

Unica cosa quando puoi... se metti qualche riga vuota di stacco qua e la perché ho gli occhi tutti incrociati adessoooooo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

:cuore: :cuore:
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Re:

Messaggioda Blade » 26/01/2015, 18:02

TemperaturaBasale ha scritto::pon pon: :pon pon: :pon pon: :bacio :bacio :bacio :bacio Blade

Unica cosa quando puoi... se metti qualche riga vuota di stacco qua e la perché ho gli occhi tutti incrociati adessoooooo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

:cuore: :cuore:

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda cip » 26/01/2015, 20:09

Blade...grazie :bacio
È stato meraviglioso leggere il tuo racconto :cuore: :cuore:
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Re: Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda daya84 » 26/01/2015, 21:59

Nonostante il mio pensiero sul parto(sarei ipocrita se non facessi questa premessa!)mi e' piaciuto tanto il tuo racconto perche' si percepisce chiaramente quanta cura ci hai messo in ogni dettaglio,paradossalmente anche nel lasciarti andare al tuo istinto,nel senso che hai trovaro il modo,circondadoti di persone di cui ti fidavi,creando un nido solo vostro...cioe' io che vedo il parto in maniera diversa mi sono entusiasmata a leggere del tuo e sono felice per te ;) sei stata forte,tenace e decisa,brava :bacio
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Re: Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda Antares » 26/01/2015, 23:11

Mi è piaciuto tanto leggere molte volte sia la parola "razionale" che le parole "naturale, istinto"...
Non ho idea di come sia vivere un'esperienza del genere ma penso che la riassumano bene, un equilibrio tra quello che sai di dover fare e quello che il tuo corpo e il tuo bambino ti dicono di fare...Racconto bellissimo ed emozionante :cuore: Sono contenta che tu ti sia trovata bene nella casa e che sia andato tutto come desideravi :cuore:
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Re: Blade - parto 12/01/2015 - Giona

Messaggioda sgallentina » 27/01/2015, 9:11

La lacrimuccia è scesa anche a me :cry: , bei momenti che ricorderai per tutta la vita....
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