Oggi visita ostetrica: tutto bene, pressione 80/120, collo dell'utero chiuso e posteriore, analisi del sangue e urine ok, io mi sento bene, solo qualche piccolo disturbo (ogni tanto insonnia e acidità).
Le ho detto che ho notato alcune mattine delle macchioline giallo-arancioni sulla maglietta del pigiama all'altezza dei capezzoli: è il colostro. Il mio seno si sta preparando all'allattamento. Mi ha suggerito, se dovessi vedere la goccina uscire, di non asciugarla ma di spalmarla sul capezzolo che ha un effetto preparatorio.
Abbiamo poi ascoltato il cuoricino e batteva tranquillo: Clara stava facendo un pisolino
Mi ha fatto anche il tampone per lo streptococco.
Durante il colloquio l'ostetrica mi ha suggerito di iniziare a parlare con mio marito del parto.
Le ho spiegato che lui è particolarmente sensibile al sangue e tutto ciò che riguarda l'ambiente ospedaliero (quando va a fare il prelievo del sangue deve farlo da sdraiato altrimenti sviene
).
Ad oggi è intenzionato ad accompagnarmi in sala parto, ma vedremo al momento se se la sentirà.
Lei mi ha tranquillizzato dicendo che spesso i papà inizialmente più coraggiosi e spavaldi, poi crollano, mentre quelli più timorosi poi si dimostrano i migliori...speriamo sia così!
Abbiamo poi parlato del piano del parto da consegnare all'ostetrica al momento del ricovero dove posso dare indicazioni di come vorrei si svolgesse il parto: posizioni, ambiente, attrezzature, epistomia si/no, taglio del cordone ombelicale...
In particolare per quanto riguarda il taglio del cordone ombelicale, le ho chiesto per la donazione del sangue del cordone ombelicale, di cui avevo sentito parlare, ma non mi ero mai documentata.
Pensavo potesse essere una cosa positiva mettere a disposizione della ricerca un qualcosa che a me e Clara non serviva più, invece l'ostetrica era di tutt'altra parere:
- il sangue del cordone ombelicale è sangue del bambino: tagliare il cordone appena il bambino nasce significa privarlo di circa 1/3 del suo sangue (possibili complicanze post parto, problemi tipo anemia in futuro,...)
- rimandare il taglio del cordone permette al bambino di abituarsi gradualmente alla vita extrauterina e poter usufruire fino in fondo del nutrimento della placenta
- il sangue del cordone ombelicale deve essere prelevato appena il bambino nasce (vedi aspetti negativi sopra), ma molto spesso non si riesce a raggiungere la quantità minima (120ml) quindi il campione non è sufficiente e viene buttato (un sacrificio fatto inutilmente!)
Queste sono le argomentazioni che mi hanno particolarmente colpito e mi hanno portato a dire no alla donazione.
Voi siete informate su questo argomento?
L'ostetrica mi diceva che in letteratura (in italiano) non si trova molto, ma mi ha passato alcuni articoli e leggendoli, mi hanno convinta ancora di più.
Se a qualcuna interessa posso passare i link.