Nemmeno io ho sbandierato la ricerca ai 4 venti, è una cosa troppo intima e delicata. Alle amiche che ho detto che forse avremmo cercato un figlio ho detto di non chiedermi niente, che avrei avvertito io quando ci fossero state novità
Ma erano proprio un paio. Non l'ho detto a nessuno perchè non volevo sentire pressioni esterne, perchè se ci fossero stati problemi non volevo dover spiegare, sentire domande...E' che da come hai raccontato la questione della gente che sparla sembrava che te ne importasse al punto da farti soffrire (in generale, non solo per la ricerca), per questo io ho fatto tutto quel discorso
Io alle medie ero la classica "sfigata": timida, introversa, schiva...invisibile e anche un pochetto strana forse. Alle superiori ho iniziato a venire un po' fuori dal guscio, strana lo sono rimasta ma col tempo è diventato un punto di forza, mi delinea, mi da un po' di quel carattere che mi mancava. Col tempo sono maturata, l'esperienza lavorativa in particolare mi ha dato tantissimo, sono cresciuta e sto imparando ad essere più sicura. Non sarò mai di quelle "convinte", metto spesso in dubbio quello che dico, se uno di quelli "convinti" fa un'affermazione io non riesco a ribattere anche se so che al 99% è sbagliata...perchè c'è sempre quell'1% di possibilità che a sbagliare sia io e allora non mi riesco ad imporre. A volte mi fa arrabbiare questo mio carattere ma sempre più spesso sto imparando ad
accettarmi ed ho scoperto che accettarmi è il primo passo per migliorarmi. Non è possibile dirsi "DEVI fare così", non funziona. Ma dire sono così, non posso farci niente" è una scusa che ci diamo per non provarci nemmeno, perchè cambiare, migliorare costa fatica, tocca imparare a guardarsi dentro, affrontare paure e ombre, ascoltarsi e poi provare, cadere e rialzarsi. Per me è un percorso che non finirà mai ma più passa il tempo e più mi rendo conto che ne vale la pena!