A 14 giorni dal parto, lascio anch'io il racconto della mia esperienza.
Premetto che sono stata un po' lunga nella descrizione. Riporto qui direttamente quanto ho gia scritto nel diario che ho iniziato a scrivere da quando è nata Clara.
Domenica 01/10 mi sveglio verso le 5:20 e sento i pantaloni del pigiama bagnati. Vado in bagno e capisco che, anche se non completamente, mi si sono rotte le acque.
Come ci hanno detto al corso di preparazione alla nascita, non serve correre in ospedale se le acque sono chiare. Quindi mi metto un assorbente e torno a letto a dormire.
Mi sveglio alle 9:30, l'assorbente è tutto bagnato, ma di contrazioni neanche l'ombra... Nell'attesa che si smuova qulacosa faccio colazione abbondante, doccia calda, lavo i capelli, controllo che in valigia ci sia tutto.
Alle 12:00 ancora tutto tace, non so che fare, chiamo il reparto di ostetricia e spiego la situazione. Mi dicono di pranzare e poi andare in ospedale che mi faranno un tracciato. Mangio da mia suocera, ma le chiedo un menù alternativo (aveva preparato crauti e carré, non era il caso di concentrare le mie energie sull'apparato digerente, ma di risparmiarle per le fatiche del parto)
Appena mi alzo da tavola sento partire un flusso che l'assorbente non riesce a contenere: vado in ospedale con le mutande e i pantaloni prestatemi da mia suocera.
Sono le 13:30, mi visitano, ma è ancora tutto chiuso sigillato, il liquido amniotico è chiaro, il tracciato non evidenzia contrazioni significative. Mi ricoverano perché se il travaglio non parte, passate le 12 ore dalla rottura delle membrane, devono iniziare a farmi l'antibiotico. Tutto tace, arriva sera e non succede niente...intanto nella stanza antisala dove mi hanno messa assisto ai travagli delle altre tre ragazze che sono lì con me...Io e mio marito ci guardiamo ogni volta che sentiamo le urla che provengono dalla sala parto...non è il massimo quando sai che tra poco toccherà a te.
In serata il medico mi visita, ancora tutto fermo, chiedo come si procederà se non parte spontaneamente il travaglio: l'indomani mattina avrebbero iniziato con l'induzione.
Non volevo arrivare all'indizione e ancora speravo che nella notte la situazione prendesse la svolta giusta.
Mio marito torna casa a dormire e la notte passa dormendo poco per il continuo via vai di pazienti già in trsvaglio e di ostetriche che le assistono.