Eccomi qui, finalmente a raccontare il tanto desiderato giorno dell incontro con il mio splendido Federico.
È la mattina del 20 di settembre settimana 38+6, sono in ospedale con mia mamma per il tracciato di routine, tutto regolare, se non che, a causa del diabete gestazionale curato con insulina, i medici sono costretti a chiedermi il consenso di anticipare il parto per evitare ulteriori sofferenze e rischi per il piccolo.
Cerco di ragionare un attimo, guardo mia mamma, guardo i medici, chiedo consiglio, nessuno si esprime, mi ascolto un attimo e decido, dico: Ok, non me la senti di andare contro il protocollo, in fondo non sto nemmeno alimentando correttamente il mio corpo ed il mio bambino da tre mesi, meglio procedere.
Guardo mia mamma ed annuisce, esprimendo consenso alla mia scelta.
Chiedo a questo punto quando sarei stata ricoverata, ed il medico dice che non avrebbe aspettato che passasse il week end ed il giorno successivo sarebbe stato l ideale.
Va bene, confermo il tutto, in uno stato leggermente confusionale, con sentimenti contrastanti, paura, rabbia, delusione per non poter vivere un parto naturale, ma allo stesso tempo eccitata e consapevole che avrei presto abbracciato il mio bambino.
Torno a casa, lo dico al mio compagno, che non era proprio pronto per tutto questo l indomani, ma tutto sommato contento e d accordo con la decisione presa assieme ai medici.
Tutto il giorno lo passo in agitazione, non sto ferma un attimo, controllo le valigie, mi sistemo con cura, mi guardo, mi accarezzo la pancia, ascolto il mio piccolo dentro di me, ceniamo, andiamo a letto, dormo male come al solito, ma la sveglia per fortuna è puntata presto, alle sette devo già essere in ospedale, ci svegliamo, faccio l ultima foto al mio pancione e andiamo.
Arriviamo, mi fanno accomodare in una stanza tutta per me, alle 8:30 iniziano le prime visite e la prima fase dell induzione, con l inserimento in vagina della garza alle prostaglandine. Il mio compagno non mi ha abbandonato un attimo, siamo abbastanza rilassati ce la " spassiamo" tra un cruciverba e l altro. . Alle 16:00 mi fanno un iniezione, senza volermi informare chiaramente, ma io avevo capito benissimo che si trattava di ossitocina e alle 18 circa inizia qualche doloretto sospetto. . Vengono tutti a trovarmi, genitori, suoceri, fratelli, sorelle ridiamo, scherziamo intanto i doloretti aumentano di intensità...
Beh penso io, se il dolore è più o meno su questa linea... posso farcela a sopportarlo. Non avevo proprio idea di cosa mi stava aspettando! Alle 21 più o meno la situazione è invariata e il mio compagno viene mandato a casa perché solo con il travaglio avviato è consentita la presenza notturna dei papà.
Va bene, sono tranquilla, sul letto e continuo a fare i cruciverba per alleggerire la mente...alle 22 sento uno scoppio ed una cascata di liquido caldo tra le gambe e realizzo immediatamente che avevo rotto le acque! Chiamo l ostetrica, arriva, mi visita immediatamente, mi trova dilatata di 2 cm scarsi, mi aiuta a pulirmi, faccio una doccia e mi cambia le lenzuola, mi dice di pazientare e di stare tranquilla perché siamo ancora indietro, il liquido si riformera' e probabilmente i dolori si intendificheranno. E aveva ragione, da quel momento il dolore ha iniziato ad essere vero dolore.
Torno sul letto, non riuscivo a muovermi, i dolori erano intensi e ravvicinati , mi toglievano le forze, messaggio col mio compagno sul mio stato e per tenerlo in allerta, arrivano le due del mattino ed io ero stremata dal dolore, chiamo l ostetrica x chiederle aiuto e conforto, mi visita ed ero dilatata di appena appena di due cm. Crollo emotivamente e le chiedo aiuto, e perché di tanto dolore se non c'è dilatazione! Lei mi dice di tenere duro, che puo essere normale che sia così, cerca di darmi forza con le parole, dice che se voglio il mio compagno posso chiamarlo visto che sono in stanza da sola. Io rifiuto, stavo troppo male, non avevo bisogno di lui, avevo bisogno di chi potesse aiutarmi davvero. Ok momento di crisi passato, rimango li, concentrata sul respiro e sul dolore, alle tre del mattino sento una forte spinta dal ventre, spontanea, naturale, mi allarmo, penso sia troppo presto per avere le spinte! Chiamo l ostetrica, la informo, mi visita e mi trova di 5cm. Mi dice: bene, ci siamo, puoi chiamare il tuo compagno, andiamo in sala travaglio! ! Io non ci credevo dalla gioia, lo chiamo e gli dico che è ora! Il corridoio dell ospedale era lunghissimo, mi sono fermata, controllando il dolore e soprattutto le spinte.
Arrivo in sala travaglio, chiedo tregua con l epidurale, non ce la facevo piu, mi informa che la dilatazione era quasi completa, ma io avevo bisogno di una pausa, così mi accontentano, alle quattro e un quarto arriva il mio compagno, inizio le spinte guidate sotto l effetto dell analgesico a dilatazione completa, continuo a spingere, ma niente la testa del mio bambino non è ancora nel canale, mi danno altra ossitocina x riattivare le contrazioni e così fino alle sette, proviamo in tutti i modi e in tutte le posizioni, Federico non scende, così si decide per il taglio cesareo, non si può continuare questa sofferenza. Sollievo e delusione mi pervadono, inizio a piangere mentre mi preparano per la sala operatoria e continuo a piangere finché alle 10:12 del mattino, sento il primo vagito del mio piccolo Federico. Un suono meraviglioso pieno di energia che mi ha riempito il cuore e mi ha dato la forza di riprendermi psicologicamente. Attendo con ansia che finiscano di cucirmi, ho appena intravisto il mio piccolo, lo stanno preparando x me, sono eccitatissima. L intervento è finito, esco dalla sala operatoria e ci sono tutti i nostri cari nel corridoio ad aspettarci, arrivo nella camera e lo vedo, li con il suo papà contento come mai l avevo immaginato e finalmente ho tra le braccia il mio bellissimo bambino, lo guardo, mi innamoro follemente e come niente, tutto lo sconforto e la tensione data da quelle ultime ore così difficili spariscono in un fantastico ricordo, trasformandosi così, nel giorno più bello della mia vita.
Federico è nato il 22/09/2018 alle 10:12
2,9 kg per 47 cm di amore vero
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SCHEDA DEL PARTO
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Informazioni Aggiuntive - DA COMPILARE
località del parto: nazione > regione > eventuale provincia se volete ma va benissimo anche solo la regione o la nazione [non mettere il comune]
data racconto (preso dal forum):
anno parto:
feti n°: 1/2/3/...
parto n°: 1/2/3/....
tipo parto: vaginale / cesareo
settimane (a che settimana della gravidanza avete partorito):
struttura: casa / ospedale / casa maternità / ...
Tag - ELIMINARE QUELLI CHE NON CORRISPONDONO AL VOSTRO PARTO
cesareo d'urgenza
cesareo programmato
con epidurale
con episiotomia
con forcipe
con induzione farmacologica (gel o strisce prostaglandine / ossitocina)
con induzione meccanica (scollamento delle membrane / amnioressi cioè rottura membrane / catetere a palloncino)
con manovra di Kristeller
con ventosa
Lotus birth
naturale non medicalizzato
parto in acqua
parto orgasmico
rottura acque (intesa come PROM=rottura prematura delle membrane)
senza epidurale
taglio cordone ritardato
travaglio in acqua
VBAC
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Altri racconti qua: raccolta racconti del parto