onda ha scritto:A me invece la cosa che spaventa di più è che qualcosa possa andare storto... che sia anche il cordone corto o attorcigliato al collo o una cosa qualsiasi per cui ci si rende conto all'improvviso che devi fare il cesareo o che hai bisogno di un ospedale! Il bambino rischierebbe? Non so... avrei paura...
Il cordone corto in genere non è una controindicazione al parto naturale, di solito comunque non è così corto da impedire al bimbo di uscire...per quanto io abbia letto fin'ora. In genere, da quello che ho letto, per situazioni di emergenza si fa comunque in tempo ad andare in ospedale perchè le ostetriche tengono sotto controllo la situazione, i battiti del feto (se avesse il cordone intorno al collo diminuirebbero, se invece il bimbo sta già uscendo recidono il cordone, in generale)...E valutano attentamente prima se la situazione è ideale a un parto in casa, devi rientrare nella fisiologia, nelle settimane giuste e tutto quanto, devi essere a un massimo di distanza dall'ospedale più vicino...a volte richiedono un'ambulanza sotto casa pronta per le emergenze. E' una bella responsabilità per le ostetriche, non se la prenderebbero se fosse così pericoloso. Però è qualcosa che una deve sentirsi, è un percorso personale a cui nessuno può convincerti o obbligarti. E se non te la senti è anche probabile che non ce la farai quindi viva la possibilità di scelta...peccato che per il parto in casa non ci sia sempre tutta questa scelta, non ovunque e non per tutte le tasche (alcune regioni prevedono il rimborso però).
onda ha scritto:E poi già mi immagino una donna che arriva in ospedale "la signora voleva partorire a casa, ma non ce l'ha fatta". Secondo te i medici come la prenderebbero? Sono sicura che non sarebbe un bel parto così!
Se arrivassi in ospedale in emergenza potrebbero tutti baciarmi il cu*o invece di giudicarmi! Ma anche se non fossi in emergenza. Non sono lì per giudicare ma per fare il loro lavoro. Io mi domando però come prenderebbero le mie richieste tipo di tagliare il cordone dopo il secondamento, di poter fare il pelle a pelle, di evitare alcune pratiche (se sono prassi dell'ospedale in cui partorirò, sarà da verificare)...E questo mi fa paura se penso di partorire in ospedale, il dover lottare per far valere i miei diritti. Quindi lottare per lottare, se posso evitare l'ospedale ci provo a evitarlo, se poi mi tocca andarci...lotterò! Se invece lo sceglierò farò un corso di lotta!