Ok, ora spiego per filo e per segno tutto l'iter, perchè mi sa che avete frainteso il mio livello di attenzione alla problematica. Ho scelto persone competenti Greta E Vale, non sono andata di certo dal medico di base! Che poi non è andata bene, su questo siamo d'accordo...ma sono professionisti stimati.
Non ci sto a sentirmi dire che sono andata alla cieca, mi spiace ragazze. Mi sento quasi offesa.
Purtroppo non si tratta di scegliere un urologo a caso, ma qualcuno veramente specializzato in materia, e in italia si contano sulle dita di una mano. E dopo anni e anni di ricerca li conosco tutti.
In verità sono andata da uno dei massimi esponenti in materia di vulvodinia e trattamento del dolore pelvico cronico in italia, il dottor Pesce. Infatti se cercate su internet, vedrete che è osannato da chiunque, anche all'estero. Sono stata in cura da lui per un anno, facendo avanti indietro con Roma (che è mooooolto distante da dove abito), e spendendo stipendi sani...
Da lui ho avuto la sentenza di vulvodinia e vestibolite, e ho fatto una cura di ansiolitici e miorilassanti per rilassare, appunto, le pareti del tratto vescicale. In più facevo dei massaggi da lui 2 3 volte a settimana a cadenza mensile (costosi, non per le sedute in sè, ma in quanto dovevo pagarmi l'albergo)
Ha fatto stare bene a tantissime ragazze, io purtroppo sono stata sfortunata, dopo un anno ho lasciato. Pensate che ci sono persone che vengono da tutta Europa per lui.
Dopo mi sono affidata ad una dottoressa che abita più vicino a me, anche qui sono stata in cura per un anno, ma non siamo riusciti a cavarne niente. Qui non ricordo se ho fatto un test tipo tampone, di sicuro ho fatto un paptest, altro non lo ricordo, direi una scemenza.
Qui facevo dei massaggi combinati a Pelvilen forte ( un integratore per il dolore pelvico ) e con stimolazioni elettriche insieme ad esercizi fisichi di rafforzamento dell'apparato urinario.
Questa dottoressa mi ha addirittura fatto fare una RM, per escludere l'endometriosi. Quest'ultima la esclusa, ma a quel punto non sapeva più dove andare a parare, se non dire che forse era cistite interstiziale.
La cistite interstiziale purtroppo è una bruttissima bestia, ed è incurabile. Infatti viene riconosciuta come malattia invalidante. Ma per avere una diagnosi certa bisognerebbe sottoporsi ad una cistoscopia, che è uno strumento atroce per accertare questa benedetta malattia ( e anche altre ). Praticamente attraverso l'uretra ti entrano con una sonda per controllare lo stato di salute della vescica. E' molto dolorosa, e ci sono ragazze ( già sofferenti, come me ) a cui è peggiorata ancora di più al situazione dopo. Quindi ho deciso di non sottopormi, mia scelta.
Ritornando alla RM, per caso ho scoperto questi fibromi...da qui il cambio di preoccupazione...
E siamo a novembre 2013. Vado da questo "maestro", così lo definiscono tutti, il professor Malzoni. Dicono sia molto bravo, e ha fatto stare bene la sorella della fidanzata di mio fratello, operandola di un fibroma enorme a 25 anni.
Mi visita, transvaginale, visita seno, paptest.
Spiego la situazione, preoccupata per entrambi i problemi, sia per il dolore continuo all'uretra, sia per il fibroma. Guarda la lastra e testuali parole "signora, può fare tutti i figli che vuole ". Poi mi ha spiegato che il fibroma più grande è posizionato " bene ".Cioè all'esterno dell'utero. Per il dolore pelvico invece mi ha detto che ho un uretrite cronica, dovuta al troppo utilizzo di antibiotico che hanno abbassato la flora batterica. In più il fatto che sono stitica non aiuta, perchè sono strettamente collegati.
Io mi sono lamentata dicendo che i rapporti erano complicati, perchè sentendo sempre dolore...insomma era difficile. Lui mi ha spiegato che per nessuna ragione dovevo smettere di averne, e che dovevo sforzarmi, perchè sarebbe passato da solo tutto appena si sarebbe ristabilita questa benedettissima flora vaginale.
Poi gli dissi che volevamo un bambino, ma che volevo vedere prima di stare meglio, e lui, ma lui disse che era meglio non aspettare, appunto.
Quindi inizio una cura di ovuli per un anno, ma siamo ancora qui...
Per chi è arrivato fin qui, grazie per aver letto tutto

edit: ho evitato di scrivere che inizialmente mi seguiva la mia ginecologa, ma vedendo che la situazione non migliorava mi ha consigliato uno specialista