Io faccio un dottorato in Francia, il che significa che sono pagata in modo onorevole e che come statuto sono più "salariata" che "studente" e la maternità è prevista come per qualsiasi altro lavoro. In Italia non so se avrei avuto le stesse garanzie...
In ogni caso Anna non è stata programmata ma sotto sotto non ne potevamo più di aspettare un momento più stabile ecc...
A posteriori la mia bimba è arrivata in un momento perfetto, all'inizio, il che mi ha permesso di fare poi tutto il dottorato senza interruzioni. (Questo implica pero' l'andare a fare l'audizione per il finanziamento con 7 mesi di pancia e devi avere un po' la faccia di c...o che esprime "Siamo qui per parlare di fisica percio' alzate la faccia sono quassu")

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Il vantaggio è che gli orari sono molto elastici (Io faccio un dottorato in fisica in un laboratorio, ma mio marito per dire è alla fine di un dottorato in economia e l'elasticità è simile) e che avere un bambino ti tiene ancorato alla realtà: spesso il dottorato puo' trascinare in un vortice di stress e di scoraggiamento, ma tu a differenza degli altri esci dal lavoro e sai che a casa c'è tua figlia e che il dottorato non è NIENTE rispetto a un ricovero per bronchiolite o più di uno.
Lo "svantaggio" è che di sicuro lo farai in modo un po' diverso dai tuoi colleghi, non farai orari folli e notti e weekend (salvo eccezioni) e avrai probabilmente un rendimento un po' inferiore (non puoi mai prevedere cosa ti riserva la salute di tuo figlio e le ore di sonno). Ma a me non è mai importato molto, e avere Anna è milioni di volte meglio di un capitolo in più di tesi.
Detto questo basta volerlo e si puo' fare davvero tutto.
In tutto questo va detto che io per svariate ragioni avevo 27 anni quando ho iniziato il dottorato e volendo una famiglia numerosa dovevo darmi una mossa

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Per esempio io ora non vedo l'ora di finire gli esperimenti e dover "solo" scrivere la tesi con una bella tazza di caffè o una tisana e magari una panciona
Ma ho anche la sensazione che mi stiano per arrivare
