aster ha scritto:comunque a parte questo, ho finito il libro "la gioia del parto", devo dire che inizialmente mi ha fatto molto commuovere, poi mi ha interessato, ma in conclusione... ne sono uscita solo molto confusa.
A parte che è un libro vecchio, queste cose in italia nemmeno più esistono e c'è anche un gran discutere anzi, sulla violenza ostetrica (le ostetriche che lì sembrano angeli, in italia sembrano demoni)
Mi spiace deluderti ma la violenza ostetrica non è stata affatto eliminata, altrimenti non se ne parlerebbe!
La violenza ostetrica va da cose grosse tipo veri maltrattamenti a cose anche piccole ma che fanno la differenza, come il modo di rapportarsi a te, il lasciarti fare piuttosto che il costringerti ad una pratica o una posizione che non vorresti.
Hai parlato direttamente con il reparto di ostetricia per conoscere i loro protocolli? Io l'ho fatto, pur sapendo che non avrei partorito in ospedale, se tutto andava bene e nessuno (ne ho visti 3, di ospedali) mi ha garantito che avrei potuto partorire nella posizione da me preferita, tutti mi dicevano "dipende dall'ostetrica che trovi". Grazie al c! Il protocollo prevedeva travaglio e parto liberi ma se l'ostetrica di turno pretendeva che tu ti mettessi sdraiata quello era, protocolli o no. E sinceramente io non credevo di avere la forza d'animo e nemmeno la voglia di oppormi in un momento del genere. Volevo proprio evitare alla radice di trovarmi in una situazione in cui qualcuno mi avrebbe potuta ostacolare. Ma questa ovviamente sono io ed è giusto che ognuna di noi capisca come, cosa, dove vuole. Ma attenzione a non farci fregare! Qualsiasi pratica esterna può portare conseguenze, anche "un'innocente" induzione, se fatta al momento sbagliato.
aster ha scritto:... e in ogni caso, sì, ti prepara, ma nessuno sa come andrà a te e cosa succederà, quanto durerà, ecc... so che è prematuro, ma per una "schematica" come me, non sapere anche soltanto quanto durerà e che tutto dipende solo da me, mi mette ansia.. per dire, se sapessi di dover resistere anche, boh, 12 ore, 18 ore.. almeno sarei "preparata"... invece ovviamente è tutto una grande incognita..
Questo nessuno mai te lo dirà e la cosa migliore che puoi fare per te stessa è accettarlo. Nemmeno la data del parto conosci, ne conosci una presunta ma potresti partorire da 2 settimane prima a 2 DOPO ed è normale, naturale, anche se i monitoraggi e le viste, in alcuni casi, lo fanno apparire tutto fuorchè normale (altre pressioni esterne indesiderate che si hanno in tantissimi ospedali di tutta Italia).
aster ha scritto:D'altra parte, non conosco nessuna ostetrica (anche se penso di conoscerle al corso pre parto che inizio a febbraio) e ho un po' paura di sentirmi "sola".. o non capita con il mio dolore..
Ho pensato a rivolgermi a una doula o a un'ostetrica privata... ma in questo periodo di ristrettezze economiche non so nemmeno quanto mi potrebbe costare o se ne valga davvero la pena.. ma poi, le lascerebbero entrare in sala parto? e poi.. ne ho davvero bisogno? le donne partoriscono dall'alba dei tempi, anche in mezzo ai campi, da sole..
Quando si vuole si trova
Io ho dovuto andare a un'ora e mezza d'auto per trovare la mia ostetrica ma ce l'ho fatta! Io avevo una motivazione altissima e mi ha spinta a cercare in lungo e in largo, iscrivermi ad un forum di parto naturale, cercare info in ogni dove. E sono arrivata dove volevo. A quel punto ho potuto informarmi per i costi, il primo incontro in genere è informativo e senza impegno. Per l'ingresso in sala parto, anche lì, dipende dall'ospedale...per il bisogno è molto soggettivo...E' vero che partoriamo da sempre ma una volta i condizionamenti mentali erano quasi zero, eravamo più istintive e le intromissioni anche erano ridotte all'osso. Adesso dobbiamo fare corsi per "imparare" a respirare, pensa te!
Il lavoro grosso è decostruire tutte quelle sovrastrutture che, negli anni, ci siamo costruite senza saperlo, del tipo lo "spinga signora spinga!" che non serve a NIENTE perchè se devi spingere non puoi farne a meno e se non ti viene è inutile spingere! Sempre parlando di condizioni fisiologiche chiaramente.
aster ha scritto:Scusate il papiro... so che penso e rimugino troppo, ma ora che entro nel terzo trimestre, ansie e paure iniziano a farsi largo di prepotenza...
l'unica cosa che mi consola è che non vedo l'ora di conoscere Diego, anche se al tempo stesso, vorrei tenerlo sempre dentro di me...
Non pensi e rimugini troppo, si vede che è quello di cui TU hai bisogno e fai bene ad approfondire finchè non sentirai di essere in pace!
Se le paure si affrontano man mano fa solo bene e ci porta serena al momento del parto, ovunque sia, con chiunque sia!
Anche la voglia di incontrare tuo figlio ma, allo stesso tempo, di tenerlo sempre dentro di te è normale e la ricordo bene così come ricordo che, a un certo punto, ha invece prevalso quella di volerlo tra le mie braccia
Goditi tutto!